Continua l’impegno dell’Unione Europea per la Protezione degli Oceani
Nel corso della Our Ocean Conference “Il nostro oceano, la nostra gente, la nostra prosperità”, svoltasi in Sardegna qualche giorno fa, l’Unione Europea ha rinnovato il proprio impegno per la protezione degli oceani, stanziando quasi 1 miliardo di euro per il finanziamento di 44 progetti e per dar seguito a quanto previsto dal Green Deal Europeo.
Tra gli obiettivi della conferenza, in cui sono stati coinvolti stakeholders e partner a livello globale, vi è stato soprattutto quello di identificare soluzioni per gestire in modo sostenibile le risorse marine, aumentare la resilienza dell’oceano al cambiamento climatico e salvaguardare la sua salute per le generazioni a venire.
“La somma che l’UE si sta impegnando oggi è significativa – ha affermato Virginijus Sinkevičius, Commissario per l’ambiente, gli oceani e la pesca – ma non quanto il ruolo che l’oceano svolge per la nostra stessa esistenza. Ci fornisce aria pulita, regola il clima, ospita gran parte della biodiversità sulla Terra ed è fondamentale per la nostra economia. L’oceano ci porta tutti questi benefici e dobbiamo proteggerlo. Il nostro futuro dipende da esso”.
Tra i temi affrontati, grande attenzione è stata prestata al sistema di tutela da introdurre per aumentare la protezione delle aree marine protette, per ridurre significativamente l’inquinamento marino e, conseguentemente, arginare la crisi del clima oceanico; inoltre, l’impegno economico e finanziario previsto, dovrà interessare e supportare lo sviluppo delle c.d. economie blu sostenibili, la pesca e l’acquacoltura sostenibile su piccola scala.
Del miliardo stanziato, è previsto l’impiego di quasi 500 i milioni destinati alla ricerca, allo sviluppo e all’innovazione nel periodo 2021-2023 ai finanziamenti seed per la missione Horizon “Restore our Ocean and Waters by 2030”.
Inoltre, l’UE ha annunciato un contributo di 55 milioni di euro in due anni per rafforzare il monitoraggio degli oceani e il monitoraggio del cambiamento climatico, attraverso il suo programma di monitoraggio satellitare, Copernicus, e in particolare il servizio WEkEO che consente alla comunità di ricerca internazionale di accedere in un unico luogo a tutti i prodotti che descrivono il passato, il presente e il futuro del sistema terrestre insieme a strumenti online per la scienza ambientale su strutture di cloud computing.