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Agricoltura: i nove obiettivi chiave della PAC 2023 – 2027

L’agricoltura e le zone rurali sono fondamentali per lo European Green Deal e la nuova PAC – Politica Agricola Comune (PAC) – che entrerà in vigore nel 2023 ed avrà validità fino al 2027, punta ad essere più equa, verde e a garantire un futuro più sostenibile agli agricoltori europei, grazie ad un sistema di finanziamenti ed investimenti volto a sostenere le aziende agricole di piccole dimensioni e, allo stesso tempo, consentendo agli Stati membri di adottare le misure della PAC con maggiore flessibilità e più idonee alle condizioni locali.

Dopo un processo di riforma durato più di tre anni, a fine 2020 è stato adottato il Regolamento transitorio sulla PAC, il cui obiettivo è garantire agli agricoltori e agli altri beneficiari la continuità del sostegno giuridico e finanziario già previsto dalla PAC prima dell’entrata in vigore delle nuove norme riformate per il 2023.

La PAC 2023-2027 si baserà su nove obiettivi chiave, incentrati su aspetti sociali, ambientali ed economici che dovranno essere perseguiti da tutti gli Stati membri e che saranno valutati dalla Commissione Europea nei primi mesi del prossimo anno (gli Stati membri hanno tempo fino al 1° gennaio 2022 per presentare i loro progetti di piani strategici).

I nove obiettivi chiave sono:

  • garantire un reddito equo agli agricoltori
  • aumentare la competitività
  • riequilibrare la distribuzione del potere nella filiera alimentare
  • agire per contrastare i cambiamenti climatici
  • tutelare l’ambiente
  • salvaguardare il paesaggio e la biodiversità
  • sostenere il ricambio generazionale
  • sviluppare aree rurali dinamiche
  • proteggere la qualità dell’alimentazione e della salute

Agricoltura e tecnologia

Tra gli obiettivi della nuova PAC vi è quello di aumentare il grado di resilienza e sostenibilità delle aziende e delle realtà del settore, rifornendole di strumenti che aiuteranno a resistere ai cambiamenti climatici e del mercato, supportandole nei processi di transizione ecologica, tecnologica e digitale, garantendo un recupero di competitività su base internazionale.

Per assicurarsi il corretto raggiungimento degli obiettivi, la Commissione Europea ha stabilito dei criteri tecnici per la classificazione e la valutazione delle attività (principalmente in tema di sostenibilità ma non solo) si avvarrà anche del Modello AKIS (Agricultural Knowledge and Innovation Systems).

Difatti, oltre al desiderio di assicurare una maggiore produzione di cibo sano e sicuro per tutti i cittadini europei e di incrementare le conoscenze di tutti i cittadini europei sul tema (e non solo gli agricoltori e gli operatori del settore in generale), tra gli obiettivi legati all’agricoltura – come precedentemente elencati – vi sono quelli di ridurre i danni da Climate Change (si stima che il 60% dei danni procurati sia solo nel settore dell’agricoltura e dell’agritech) e di assicurare lo sviluppo dei territori – anche in zone rurali -, salvaguardandone il paesaggio, il suolo e le foreste contro il dissesto idrogeologico, con una corretta gestione delle risorse idriche, introducendo fonti di energia rinnovabili ed a basso impatto ambientale, ricercando il massimo livello di protezione per la biodiversità.

La sostenibilità – come già accennato – passa anche per l’evoluzione in chiave digitale del settore c.d. “Agricoltura 4.0” o “Agritech” e per strumenti come l’agricoltura di precisione (che permettono la raccolta automatica, l’integrazione e l’analisi di dati provenienti dal campo) e di tecnologie satellitari, Gps e softwared, anche di intelligenza artificiale, che rendono i macchinari ancora più efficienti.

Questi strumenti, insieme al c.d. “Internet of Farming” (l’evoluzione in chiave agricola dell’Internet of Things) sono in grado di garantire “risparmio” in termini economici e ambientali, assicurando meno impatto ambientale a fronte di una maggiore qualità, con benefici non trascurabili per la salute e, contestualmente, possono incidere positivamente sulle reti alimentari locali.

Di seguito è possibile consultare il testo pubblicato sul sito del Consiglio Europeo: la Nuova PAC 2023 – 2027

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