Cosa prevede il Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa per il Sociale?
In merito al PNRR si parla sempre di sfide ed opportunità per riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica, per contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana come divari territoriali, basso tasso di partecipazione femminile al mercato del lavoro, debole crescita della produttività, ritardi nell’adeguamento delle competenze tecniche, nell’istruzione, nella ricerca.
Ma per il Terzo Settore?
Cosa è stato previsto e quali saranno le azioni che verranno messe in pratica per aiutare e sostenere le persone più fragili?
Il settore sociale viene citato nel PNRR in tre missioni, delle quali la più significativa è sicuramente la quinta: “Inclusione e Coesione”. Il progetto è un mix di interventi normativi (è prevista l’introduzione e/o modifica di oltre 50 misure legislative) ed investimenti (sono stati già previsti finanziamenti per oltre20 miliardi, di cui 11 destinati esclusivamente alla suddetta Missione 5).
Oltre a definire il budget, il Piano indica anche quali sono le aree di intervento da dover riformare: politiche familiari, legge quadro o Codice per la disabilità, interventi a favore delle persone vulnerabili che hanno l’obiettivo di potenziare: il sistema di sostegno per le famiglie ed i bambini fragili, apportare miglioramenti e/o riconvertire RSA in strutture più accoglienti per gli anziani, potenziamento della rete di assistenti sociali con servizi a domicilio e progetti di rigenerazione urbana che partecipino al processo di abbattimento delle barriere architettoniche per disabili.
Per maggiori informazioni ed approfondimenti, è disponibile per il download un estratto del Piano Nazionale di Resilienza e Ripresa relativo alla Missione 5: PNRR Inclusione Sociale.