Lo scorso 24 novembre la Commissione Europea ha deciso di aumentare di 900 milioni di euro la dotazione prevista da REACT EU, superando i 3 miliardi di euro per il 2022 per un totale che va’ oltre i 14,4 miliardi; i nuovi fondi, al netto dell’approvazione da parte della Commissione delle modifiche dei Programmi Operativi nazionali e regionali, saranno accessibili a partire dal 1° gennaio 2022.
React Eu prevede l’assegnazione dei fondi in due fasi: il 70% dei fondi ripartiti tra i 27 Stati membri nel 2021 in base all’impatto dell’emergenza e, il restante 30%, distribuito nel 2022 sulla base dei dati statistici più recenti e rappresenta infatti il ponte tra la Politica di Coesione 2014-2020 e la nuova programmazione dei fondi europei, che mira ad accompagnare l’uscita dalla crisi Covid-19 garantendo la continuità del sostegno alle regioni europee in attesa dei nuovi Programmi operativi 2021-2027.
Con questo ampliamento delle risorse – da quasi un miliardo di euro – previsto per il 2022, la dotazione assegnata all’Italia sale a 14,4 miliardi di euro, di cui 11,3 miliardi sono già stati ottenuti nel corso del 2021. Queste risorse potranno essere utilizzate per potenziare il budget degli interventi già previsti dal Piano REACT EU dell’Italia e/o per individuare nuove misure da finanziarie nell’ambito dei PON e dei POR FESR e FSE 2014-2020.
“REACT EU è uno strumento di successo – ha dichiarato Elisa Ferreira, Commissaria per la Coesione e le Riforme – per sostenere la ripresa dalla crisi del coronavirus e intraprendere un’equa transizione verde e digitale nell’UE. I paesi dell’UE hanno programmato quasi tutte le risorse REACT-EU per il 2021; li esortiamo pertanto a presentare in tempi rapidi alla Commissione le modifiche dei Programmi per la tranche 2022 per un assorbimento tempestivo”.
“Dal sostegno alle persone in cerca di occupazione in Belgio al finanziamento dell’assistenza agli anziani in Bulgaria, sin dall’inizio della crisi REACT-EU ha apportato un contributo concreto alle vite dei cittadini europei. Con 11 miliardi di euro disponibili per il 2022, gli Stati membri dovrebbero continuare a sfruttare al meglio questa fonte aggiuntiva di finanziamento”, ha dichiarato invece Nicolas Schmit, commissario per il Lavoro e i diritti sociali.