Cos’è il Piano Transizione 4.0?
Il Piano Transizione 4.0, con una dotazione finanziaria pari a 18,45 miliardi di euro, è l’evoluzione dei piani Impresa 4.0 e Industria 4.0 ed un ulteriore strumento studiato dal Governo per incentivare la ripresa e la crescita delle PMI italiane, attraverso un sistema di agevolazioni fiscali e crediti d’imposta pensato per le aziende che investono in innovazione.
Le aliquote dei crediti di imposta – maggiorate rispetto al passato per attrarre maggiori investimenti privati – variano a seconda della categoria di beni i cui costi si vogliono compensare:
- Credito d’imposta per investimenti in beni strumentali: l’agevolazione è stata pensata per supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi.
- Credito d’imposta ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica: l’agevolazione mira ad attrarre e stimolare gli investimenti in Ricerca e Sviluppo, Innovazione tecnologica, anche nell’ambito del paradigma 4.0 e dell’economia circolare, design e ideazione estetica.
- Credito d’imposta formazione 4.0: grazie ad un’agevolazione che incentivi le imprese a formare il proprio personale, creando e/o consolidando le competenze nelle tecnologie abilitanti necessarie a realizzare il paradigma 4.0, il Governo vuole stimolare e accelerare il processo di trasformazione tecnologica e digitale attualmente in corso.
Rispetto a quanto previsto inizialmente, il recente Decreto Aiuti ha previsto un ulteriore incremento della misura del credito d’imposta per i beni strumentali immateriali 4.0 per gli investimenti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022 (i beni potranno essere “consegnati” entro il 30.06.2023).
L’infografica completa del Ministero dello Sviluppo Economico: Transizione 4.0
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